La riflessione della Chiesa sul tema della vocazione in questi ultimi decenni si è sviluppata in molte direzioni che, direttamente o indirettamente, hanno influito sulla stessa definizione di vocazione e anche sulla impostazione della pastorale vocazionale nei suoi vari ambiti.Da una precedente concezione della vocazione intesa come scelta della sequela Cristi e riferita quasi esclusivamente alla chiamata di Dio ad una scelta di vita sacerdotale e religiosa si è passati a una idea di vocazione intesa come risposta alla chiamata di Dio e incontro personale con Lui nella accettazione di un personale progetto di vita che Dio ha formulato per ciascuno di noi, da realizzare nelle diverse esperienze e situazioni di vita. Ogni vita è vocazione. La vita non è avventura solitaria, ma dialogo, dono che diventa compito. Creato a immagine di Dio, l’uomo è chiamato a dialogare con lui, a conoscerlo, amarlo, incontrarlo. La ragione più alta della dignità dell’uomo consiste nella sua vocazione alla comunione con Dio. Ogni giorno ci è dato quale dono per rispondere alla nostra vocazione. Ogni vocazione è dono del Padre e, come tutti i doni che vengono da Dio, giunge attraverso molte mediazioni umane: quella dei genitori o degli educatori, dei pastori della Chiesa, di chi è direttamente impegnato in un ministero di animazione vocazionale o del semplice credente. (ADAMO CALO’. Articolo: Vocazione ieri e Vocazioni oggi nella Chiesa. 2014)
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