O gloriosissimi Sette Angeli, che state più che tutti gli altri alla presenza dell’Altissimo per fruire della sua eterna luce nel lume della Gloria, e per eseguire prontamente ogni sua Divina Volontà, noi ci consoliamo con voi per così eccelsa ed eterna predestinazione; e riconoscendo la immensa vostra potenza presso il trono dell’Altissimo, al vostro folgorante cospetto ci atterriamo per venerare profondamente la vostra esimia grandezza e maestà; e affidati alla pietosissima inclinazione che ritrae dalla infinita Bontà di Dio, per aiutare e sollevare le afflitte creature di questa valle di lacrime, noi umilissimamente vi supplichiamo perché in questo tremendo flagello di Dio, Angeli gloriosissimi, candelabri sempre ardenti innanzi all’Altissimo, elevate l’ardore delle vostre efficacissime suppliche a nostro favore, innanzi a sua Divina Maestà. Ah, che noi non siamo degni di stare dinanzi alla sua Divina Presenza avendo ilo disprezzato le tante volte, e reputo quasi che non ci fosse, talmente commettendo ogni peccato, onde pieni di confusione e di terrore al Divino Cospetto, dovremmo dire: Montagne cadeteci addosso, e copriteci, per non vedere la Faccia di un Dio sdegnato [cfr. Ap 6,16; Os 10,8]. Ma giacché l’Adorabile Signor Nostro Gesù Cristo, nell’infinita Carità del suo dolcissimo Cuore, per l’intercessione della sempre pietosissima Madre sua, ci ha sopportati finora, e non ci ha sterminati nel suo giusto furore, ma vuole che ci convertiamo e viviamo, noi leviamo le mani supplichevoli alla maestosa vostra presenza, e vi preghiamo che vogliate per noi talmente intercede al Divino Cospetto che la Divinità offesa ne sia tosto compensata e placata, e il turbine della giusta ira, che si manifesta con questo flagello, passi tosto da noi e dilegui senza recarci nocimento, onde ciascuno di quelli che v’invocano con le rette disposizioni, possa dire, mercé la vostra potente mediazione: “Io non morrò, ma vivrò, e canterò le misericordie del Signore”. [cfr. Sal 117,17]. E perché tanta misericordia possiamo noi conseguire, eccoci pronti a riparare ad ogni offesa alla presenza dell’Altissimo. Si, vogliamo riparare con ogni più intima contrizione delle nostre colpe e con la più umile e sincera confessione al ministro di Dio nel Tribunale della Penitenza, senza del quale è inutile e temeraria cosa lo sperare nella vostra protezione. Angeli santissimi, risarcite voi la Divina augustissima Presenza di tutti i torti e disonori che gli abbiamo sfacciatamente arrecati con tanti nostri falli; pregate incessantemente per noi il giusto nostro Giudice e pure amorosissimo Padre Gesù Signor Nostro, e placatelo Voi; unite le efficacissime vostre preghiere a quelle che noi miseri presentiamo alla gran Madre di Dio e Regina vostra l’Immacolata Signora Maria, affinché ci rendiamo degni che la intercessione onnipotente della gran Madre di Dio, per la vostra mediazione, ci valga a vera conversione, a perfetta liberazione dei meritati castighi,e ad eterna salvezza. Amen. E intanto noi con la recita di sette Gloria Patri, intendiamo da parte vostra lodare, benedire, esaltare e ringraziare la Santissima divinissima Trinità per la vostra creazione ed eterna glorificazione”. Si recitano sette Gloria Patri per la intenzione anzidetta, e con le braccia distese in Croce.