• 21 Marzo - Vangelo del giorno: Nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti.

    arte La resurrezione di LazzaroDal Vangelo secondo Luca: In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «C'era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma. Ma Abramo rispose: Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi. E quello replicò: Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento. Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro. E lui replicò: No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno. Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti». Parola del Signore Chiedi lo SCAPOLARE di Sant’Antonio di Padova fatto dai bambini dell'Antoniano Cristo Re con il brevetto  – la preghiera di liberazione dal male - di tradizione antoniana. Clicca qui http://cristore.rcj.org/richiesta-scapolare e lo spediremo a casa tua) . Per ascoltare il video della preghiera di consacrazione dei bambini a Sant'Antonio clicca qui https://www.youtube.com/watch?v=KQLFqmIDqJQ )

  • Se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Commento al Vangelo di Domenica 29 Marzo 2020

    domenica“Marta disse a Gesù: Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto...le disse: Tuo fratello risorgerà.”, lo strano comportamento del Maestro, apparentemente insensibile alla richiesta delle sorelle di Lazzaro: “…colui che tu ami è malato.”, indicano che Cristo, rivelando se stesso come fine ultimo della nostra esperienza terrena: “Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà.”, volontariamente “ritardò a guarire Lazzaro, per poterlo risuscitare” (Sant’Agostino); è il messaggio che ci viene donato nella V domenica di quaresima, dalla Liturgia che celebra il grande miracolo che l’itinerario battesimale opera in noi: il passaggio dalla morte alla vita. Quando, imprigionati dalla paura della morte e, come Marta e Maria, i “perché” diventano assordanti, lasciamo che la Parola del Dio dei vivi ci consoli: “…apro i vostri sepolcri…farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete” (Ezechiele), e ci fortifichi nella fede, sicuri che “colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito.” (San Paolo), convinti che questo è “il cuore di Dio…non fa scomparire il male magicamente, ma con-patisce la sofferenza, la fa propria e la trasforma abitandola...” (Papa Francesco) Al Signore, presente nella Parola e nell’Eucaristia, per il quale non muore mani uno qualsiasi, ma sempre il “suo amico”, chiediamo in questo tempo di quarantena, di poter ri-ascoltare al più presto lo stesso grido rivolto a Lazzaro: “…vieni fuori.”, per poter uscire dalle nostre case per riabbracciarci ed affollare le Chiese per lodare e ringraziare Dio, come Lazzaro che uscì dal Sepolcro “avvolto in bende come un neonato, come chi viene di nuovo alla luce.” (E. Ronchi) Impariamo a togliere la pietra dai nostri cuori, le “tombe” dove spesso regnano l’odio e le tenebre del peccato, certi che “dopo la morte comincia qualcosa di nuovo, su cui tutte le potenze del mondo della morte non hanno più la forza.” (D. Bonhoeffer) Uniti a Maria, che vive in pienezza il giorno senza tramonto, rivolgiamo dal profondo del nostro cuore l’accorata preghiera al Figlio, il Vivente: “Sì, o Signore! Anche noi crediamo, malgrado i nostri dubbi e le nostre oscurità; crediamo in Te, perché Tu hai parole di vita eterna; vogliamo credere in Te, che ci doni una speranza affidabile di vita oltre la vita, di vita autentica e piena nel tuo Regno di luce e di pace.” (Benedetto XVI) Amen. Santa domenica.