• Domenica 17 Gennaio 2021: Parla o Signore che il tuo servo ti ascolta! (commento alla liturgia della Parola)

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    “Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui”, il tempo ordinario celebra, alla luce del mistero di Cristo, “la nostra vita comune…portatrice della presenza e della grazia del Signore” (San Giovanni Paolo II), che si manifesta soprattutto nel silenzio della nostra esistenza; è l’esperienza vissuta dal giovane Samuele che, non avendo “ancora conosciuto il Signore…crebbe e il Signore fu con lui” (1Sam), perché accolse la Parola, aiutato dall’anziano sacerdote Eli, modello ed immagine di “tutti gli educatori, specialmente i sacerdoti e i genitori, perché abbiano piena consapevolezza dell’importanza del loro ruolo spirituale, per favorire nei giovani, oltre alla crescita umana, la risposta alla chiamata di Dio, a dire: Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta”. (Benedetto XVI) Il Padre che “risusciterà anche noi con la sua potenza” come ha risuscitato il Figlio, ci ha rivelato che il nostro corpo è “tempio dello Spirito Santo” (San Paolo); a Lui, che renderà presente il Figlio, nella Parola e nell’Eucaristia, chiediamo l‘umiltà del Battista che “prima si era definito solo una voce che grida nel deserto e ora è solo un dito puntato che indica un Altro a due dei suoi discepoli…perché sa che lui deve diminuire per lasciar crescere il vero Maestro…esempio di sovrana libertà e di totale distacco da se stesso!” (W. Chasseur) Facciamo nostro il desiderio dei primi discepoli: “Maestro dove dimori?”, e accogliendo l’invito del Signore: “Venite e vedrete”, troveremo Maria, Madre della Chiesa; “ci sostenga Lei in questo proposito di seguire Gesù…per ascoltare la sua Parola di vita e ritrovare in Lui speranza e slancio spirituale.” (Papa Francesco) Impariamo da Giovanni che fissò l’ora del primo incontro con Gesù nella sua memoria, “erano circa le quattro del pomeriggio”, e da Andrea che dopo aver detto al fratello Simon Pietro: “Abbiamo trovato il Messia”, lo condusse dal Maestro che non chiede “osservanza di regole o nuove formule di preghiera, ma un viaggio verso il luogo del cuore…per incontrare il desiderio che abita le profondità della vita.” (E. Ronchi) Amen.

  • Giovedì Santo all'Antoniano Cristo Re di Messina

    giovedì santoNella mattina del 29 Marzo, giovedì santo, i sacerdoti dell'Antoniano hanno partecipato insieme al clero messinese e al pastore S.Ecc.za Mons. Giovanni Accolla alla Santa Messa Crismale in Duomo e poi nel pomeriggio abbiamo vissuto nelle varie comunità la S.Messa in Coena Domini. Ci piace ricordare in questa occasione un bellissimo scritto di Sant'Annibale sull'Ecarestia e il Sacerdozio: Ad un medesimo parto gemello di amore, là nell’ultima cena, nacquero dal suo infiammato cuore questi due sacramenti: l’Eucaristia e il sacerdozio. La carità nel suo più grande trasporto produsse il primo; la carità nel suo fervente zelo produsse il secondo. Sono e saranno inseparabili l’uno dall’altro. Non si può concepire l’Eucaristia senza il sacerdozio; non vi è reale sacerdozio senza l’Eucaristia. Gesù Cristo in sacramento è la vita della Chiesa: quando Gesù in sacramento è obliato, non è amato, è miscreduto, non è ricevuto in cibo, allora la Chiesa languisce nei suoi membri: essa è qua e là inferma! Ma chi può riparare alla dimenticanza di Gesù in sacramento? Chi ne propaga le glorie? Chi ne dimostra l’infinito amore? Chi eccita i cuori ad amarlo? a desiderarlo? Chi rintuzza gli errori, che vorrebbero opprimerlo? È il sacerdote cattolico! è lui, solamente lui, esclusivamente lui! Egli crea l’Eucaristia, se così mi è lecito esprimermi. Egli genera Gesù alla vita sacramentale. Egli prepara a Lui una plebe perfetta. Vi sono anche apostoli di buone opere di carità, che non sono sacerdoti, ma essi attingono la grazia di operare il bene ai piedi di quell’altare, dove il sacerdote ha immolato la divina Vittima, dove l’ha rinchiusa nel santo Tabernacolo. La SS. Eucaristia comunica al sacerdozio, e per mezzo del sacerdote ad ogni fedele, la inesauribile fecondità di tutte le buone opere private e pubbliche. Ciò posto, azzardo timidamente il mio povero parere, che non si possa meglio onorare la SS. Eucaristia, che non si possa meglio corrispondere ai sublimi fini di tanto sacramento, che ottemperando a quella divina esortazione: «Rogate ergo, Dominum messis, ut mittat operarios in messem suam». Sant'Annibale Maria Di Francia www.cristore.it

  • Primo Luglio all'Istituto Antoniano Cristo Re di Messina

    c652ff80 41b9 4403 8ff4 2ead452d2426Era l'1 Luglio 1886 quando Sant'Annibale Maria, padre degli orfani e dei poveri, pose in maniera stabile il Santissimo Sacramento dell'Altare, Gesù Eucarestia, nel quartiere Avignone, uno dei più malfamati di Messina. Dopo due anni di aspettazione, catechesi e preparazione, Sant'Annibale pose Gesù Eucarestia in maniera stabile, considerando il Santissimo Sacramento unico e vero fondatore delle opere Antoniane, degli orfanotrofi e delle opere di carità a servizio dei piccoli  e dei poveri, Oggi a distanza di tanti anni, in tutta la famiglia del Rogate e in tutti gli Istituti Antoniani, si continua a ringraziare e ad adorare il Divino Fondatore. Il Primo luglio diventa così per tutta la famiglia del Rogate e per l'Istituto Antoniano Cristo Re, una giornata di adorazione e lode. Manda o Signore Sacerdoti Santi nella tua Chiesa (per esperienze vocazionali scrivici su Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

  • Sei malato? Cibati della grazia dell'Eucarestia e guarirai!

    eucarestiaParliamo sempre dell’Eucarestia, ma come Chiesa perdiamo di vista la grande potenza che si nasconde in questo piccolo pezzo di pane consacrato. Se come chiesa riscoprissimo la potenza spirituale che si nasconde in questo sacramento, certamente vivremmo in maniera diversa. Oggi esiste l’anoressia fisica, ma anche l’anoressia spirituale, cioè quei cattolici che non si nutrono della Santa Eucaristia, almeno ogni domenica. Diceva Madre Teresa “Se comprendessimo il valore dell’Eucarestia ci vorrebbero le forze dell’ordine fuori dalla Chiese. 2) Un secondo potere dell’Eucarestia è la forza. Nella calura del giorno, quando siamo stanchi, frustrati e perfino desolati, il conforto della Santissima Eucaristia ci consola. Leggi Matteo 11: 28-30 … “Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerà …”Quante vite, quanti matrimoni potrebbero essere salvi all’ombra dell’Eucarestia. 3) Ogni volta che riceviamo la Comunione riceviamo il “Cristo totale”: il corpo, il sangue, l’anima e la divinità di Gesù. Una sorta di trapianto di mente e di cuore. San Paolo dice: “Ora noi abbiamo il pensiero di Cristo.” Dopo aver ricevuto la Santa Comunione, tu in effetti hai la mente di Cristo. Se ci cibiamo di Lui, viviamo con Lui.4) Uno studio è stato fatto sui martiri del Messico – e ciò accadde con quasi tutti i martiri – approfondiva il loro grande amore per la Santa Messa e l’accoglienza verso la Santa Eucaristia. L’eucarestia non solo ci dona la forza delle scelte ma ci aiuta a discernere la volontà di Dio nella nostra vita. Ai giovani che desiderano fare un percorso vocazionale, il primo consiglio che do è: vai a messa ogni giorno! 5) La Santa Eucaristia fornisce all’anima e al corpo l’ energia necessaria per svolgere anche quei compiti che appaiono sovrumani. L’Eucarestia è la nostra benzina! 6) Un effetto secondario della santissima Eucaristia è la guarigione dalle nostre infermità quotidiane. Il Concilio di Trento disse in tal senso: la santa comunione è l’antidoto alle nostre infermità quotidiane. Santa Faustina soffriva di terribili problemi polmonari, ricevette la Santa Comunione e sentì come una corrente elettrica spirituale stesse attraversando il suo corpo, sperimentando in questo una vera guarigione! Quante persone che soffrono d’ansia, attacchi di panico, depressione per ferite interiori e frustrazioni che vivono: moltissime di queste, oltre che con la medicina tradizionale, guariscono non solo con psicofarmaci, ma con la grazia dell’Eucarestia 7) Gesù promette: “Io sono il pane della vita, chiunque mangia il mio corpo e beva dal mio Sangue avrà vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.” (Gn. 6) Ciò significa che coloro che ricevono l’Eucarestia con fede viva, frequentemente (si spera ogni giorno se possibile) con fervore ardente e con amore sarà salvato! (Chiedi lo SCAPOLARE di Sant’Antonio di Padova fatto dai bambini dell'Antoniano Cristo Re con il brevetto  – la preghiera di liberazione dal male - di tradizione antoniana. Clicca qui http://cristore.rcj.org/richiesta-scapolare e lo spediremo a casa tua) . Per ascoltare il video della preghiera di consacrazione dei bambini a Sant'Antonio clicca qui https://www.youtube.com/watch?v=KQLFqmIDqJQ )