19 GIUGNO. SOLENNITA’ DEL SACRO CUORE DI GESU’.
DIO È AMORE. SE DIO CI HA AMATI COSÌ, ANCHE NOI DOBBIAMO AMARCI GLI UNI GLI ALTRI
Oggi la Chiesa celebra la Solennità del Sacro Cuore di Gesù, per richiamarci alla straordinaria riflessione sull'amore di Dio per noi, e offre alla nostra contemplazione il mistero del Cuore di un Dio che si commuove e riversa tutto il suo amore sull'umanità.
L'amore rivela la storia di Dio nella nostra storia: «non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati». In Gesù, Dio non solo ci ha detto, ma ci ha anche dimostrato, che ci ama da morire. Come possiamo, noi che siamo inseriti in questa magnifica realtà dell'amore del Padre, non amarci tra di noi? Come trattenere quella linfa vitale che dalla vigna, ossia da Gesù, passa ai tralci che siamo noi?
L'amore costituisce l'identità del discepolo, generato dall'amore: «amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore», e indica la via della conoscenza di Dio.
L'amore della comunità ecclesiale è la risposta all'iniziativa gratuita di Dio: «se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l'amore di lui è perfetto in noi». L'amore fraterno, dunque, diventa misura e verifica del nostro amore per il Signore.
Impariamo ad «essere miti e umili di cuore», sempre attenti a scorgere nei gesti e nelle parole del Signore la sua mitezza, la sua umiltà di cuore, consapevoli che non si finisce mai di imparare e che questi due atteggiamenti sono necessari nella vita di un cristiano.
Ebbene, se è vero che l'invito di Gesù a «rimanere nel suo amore» (cf Gv 15,9) è per ogni battezzato, nella festa del Sacro Cuore di Gesù, Giornata mondiale di santificazione sacerdotale, tale invito risuona con maggiore forza per i sacerdoti. Preghiamo sempre per loro, affinché possano essere validi testimoni dell'amore di Cristo.