“Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.”, la risposta del Maestro a Giovanni, infastidito da uno “che scacciava demoni” nel nome di Gesù, “perché non ci seguiva”, e quella di Mosè: “Fossero tutti profeti nel popolo del Signore” (Num) a Giosuè, che voleva fosse impedito a due uomini di “profetizzare nell’accampamento” dopo che “lo spirito si posò su di loro”, rivelano che “i doni del suo Spirito, non sono monopolio ed esclusiva di nessuno” (A. Brignoli), e che “il tentativo di imprigionare lo spirito racchiude in sé un doppio peccato: il primo contro Dio, il sommamente libero! Il secondo contro i fratelli, quasi che fossimo i dominatori e non piuttosto i servi degli altri.” (S. Cipriani) Quando l’egoismo e l’avidità allontanano i fratelli dal Signore, le conseguenze per la vita di fede possono essere tremende: “Ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che cadranno su di voi…il salario dei lavoratori che…non avete pagato, grida...” (S. Giacomo), parole che suonano come un monito contro la “corsa sfrenata” al possesso dei beni terreni e “costituiscono un forte richiamo ad usarli nella prospettiva della solidarietà e del bene comune” (Benedetto XVI), pronti a “tagliare senza compromessi tutto ciò che può scandalizzare le persone più deboli nella fede” (Papa Francesco), come il Maestro ci ha detto: “Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala…se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via…” Il Signore, presente nella Parola e nell’Eucaristia in questa XXVI domenica, “effonda il suo Spirito su tutti gli uomini, perché a tutti venga annunciato il Suo Amore” (cfr Colletta) e nessuno lasci cadere nel vuoto le parole del Maestro sullo scandalo, “un male che colpisce e può lasciare il suo marchio per la vita nel cuore di chi ne è vittima.” (Mons. A. Riboldi) Maria, Madre dell’umanità, “sostenga il cammino dei cristiani e di quanti sono docili allo Spirito di Dio” (San Giovanni Paolo II), e ci liberi dalla gelosia, certi che “chiunque aiuta il mondo a fiorire è dei nostri...Si può essere uomini che incarnano sogni di Vangelo senza essere cristiani, perché il regno di Dio è più vasto e più profondo di tutte le nostre istituzioni messe insieme.” (E. Ronchi) Amen. Santa domenica.
(Se desideri ricevere lo scapolare benedetto di Sant'Antonio con la preghiera di liberazione clicca qui richiesta scapolare (rcj.org) e lo invieremo gratis a casa tua)